UKLI' BULA' - BULL JUMPING CEREMONY

The bull jumping ceremony is one of the most spectacular ceremonies in Southern Ethiopia. It is celebrated by Hamer community, one of the 82 Ethiopian ethnic groups. The leaping over the bulls is a ceremony to determine whether a young Hamer male is ready to make the social jump from youth to adulthood. The bull-jumper is the main actor of the ceremony but he is not the only one, also women and Mazha are protagonists. Women are whipped by Mazha, men who have recently bull-jumped; the whipping causes bleeding and intense pain but the women look upon it as a sign of strength, loyalty and obligation toward the bull-jumper and the future family, scars on their back always will attest their loyalty. Only the more deserving girls can take part in, the whipping doesn't represent the men superiority on women but testify the strength of the woman, her suitability at the wedding life since able to bear suffering. The ceremony starts with dances, door bells, horns, involving all the village and carries on with the jump preparation. The bull-jumper before the challenge is very excited, he shows worry, seriousness and tension. Mazha rituals precede the jump, such as the bull jumper's hair cut and the method to determine the number of bulls that have to be leapt. While the Hamer tribe dances, sings and screams, the young Hamer completely naked, sign of his childhood and purity, is going to make a running leap over bulls' back for 6 times, bulls are hold and kept in a line by Mazha. Once jumped, the young Hamer (“naala”) becomes part of the adults' world, characterized by responsabilities and maturity, he can get married and be called a man.

UKLI' BULA' - BULL JUMPING CEREMONY

La Cerimonia del salto del Toro è uno dei riti più spettacolari dell'Etiopia meridionale. Viene praticata dalla comunità degli Hamer, una delle 82 etnie dell'Etiopia. La cerimonia segna il superamento della gioventù e l'ingresso nell'età adulta. Se la parte focale del rito è il salto dell iniziato, i protagonisti della cerimonia sono sia le donne che i Maz. Le donne in maniera particolare vivono il salto del toro in prima persona: Per dimostrare il loro attaccamento alla famiglia ed il loro valore, la cui testimonianza rimarrà a vita nelle cicatrici che si formano sulla schiena, si fanno frustare dai Maz, ovvero gli uomini che da poco hanno superato a loro volta il rito del salto del toro. Si tratta di un premio che viene dato alle ragazze più meritevoli. Il frustatore non le colpisce come gesto di supremazia nei confronti della donna ma per far si che quella ragazza sia riconosciuta dai suoi coetanei come una ragazza idonea alla vita matrimoniale perchè ne saprà sopportare le sofferenze. Tra danze, canti, campanelli e corni, la cerimonia, che vede partecipare il villaggio intero, prosegue fino alla preparazione del salto vero e proprio. Poco prima del salto, appare in tutta la sua tensione, serietà, preoccupazione ed eccitazione l'iniziato. Ne seguono una serie di piccoli riti con i Maz; dal taglio dei capelli allo stabilire quanti e quali tori dovranno essere saltati. Mentre tutto intorno è danza e canti e urla, il giovane hamer completamente nudo a simboleggiare la purezza di quell'infanzia che sta per lasciare, si presta ad effettuare il salto, ovvero correre sulla schiena dei tori tenuti fermi e posizionati in fila uno accanto all'altro dai Maz per ben 6 volte. Dopo il salto, un altro giovane (“naala”) è entrato a tutti gli effetti nel mondo degli adulti (“daala”), delle responsabilità, della maturità, e potrà così sposarsi, potrà così chiamarsi uomo.